Nel precedente articolo Il decalogo della comunicazione ambientale, abbiamo visto come Sergio Vazzoler con la collaborazione di Micol Burighel (che operano nella società benefit specializzata in sostenibilità e comunicazione, Amapola) hanno condensato in dieci punti delle buone pratiche preziose per tutti coloro che si occupano di comunicazione dell’ambiente e della sostenibilità.

  1. Se non parli ti cancello
  2. Le tre C sul comò: complessità, contraddizioni, conflitto
  3. A buon comunicatore molte domande
  4. Trasparenza is the new black
  5. Il difficile è farla semplice
  6. Lavami ma senza bagnarmi
  7. Ricordati che NON devi morire
  8. Insieme a te non ci sto più
  9. Un hashtag non fa primavera
  10. Oltre alla testa c’è di più

Ora ritornano sui dieci punti del decalogo attraverso una serie di podcast, prodotti da Amapola, disponibili su Spotify parlando con una serie di ospiti. «Il podcast riprende i dieci punti del decalogo aprendoli al dibattito con professioniste e professionisti che si occupano di comunicazione della sostenibilità nella loro quotidianità» racconta Micol Burighel, Responsabile comunicazione di Amapola e conduttrice del podcast. «La complessità della materia richiede un approccio condiviso, basato sul dialogo e sulla partecipazione. Con questo podcast intendiamo fare proprio questo: aprire uno spazio di confronto, un serbatoio di idee, strumenti e strategie che trova la sua forza nella molteplicità delle esperienze e delle prospettive».

«In un mondo in cui la sostenibilità è diventata il nostro pane quotidiano, comunicare male i temi ambientali è un lusso che non ci possiamo più permettere» commenta Sergio Vazzoler. «Tra i principali rischi globali nel breve e lungo periodo, il report annuale del World Economic Forum inserisce i fenomeni di disinformazione e le conseguenze della crisi climatica. Ora più che mai la comunicazione riveste un ruolo strategico nel sostenere la transizione sostenibile, combattere le distorsioni e adottare soluzioni condivise».