La preoccupazione del corpo apostolico per i “giovani” è emersa nelle prime fasi del processo insieme a quella per le “famiglie” e per i “poveri”. Nella “prima versione del P.A.” (estate 2017) il primo dei quattro “orientamenti” è stato “l’annuncio esplicito del Vangelo”. La vasta ricognizione della Provincia ha rilevato una forte passione intorno a questo orientamento che ha dato origine al cantiere “trasmissione della fede” a partire da marzo 2018. Il discernimento della consulta congiunta (giugno 2018) ha tradotto la categoria “trasmissione” in un ricupero dell’accento sulle “nuove generazioni”. Il governo EUM chiama la Provincia a rinnovare lo slancio del primo annuncio e dell’accompagnamento della fede e sceglie le seguenti azioni per l’annuncio del Vangelo alle nuove generazioni. 

– Nell’autunno 2018, creare un’equipe di laici e gesuiti, disposta a interagire con gli altri tre obiettivi e orientata ai seguenti scopi:

  • Mappatura e studio delle esperienze (ignaziane e non) di “primo annuncio ai giovani”.
  • Stimolare e mettere in contatto le esperienze ignaziane di primo annuncio già esistenti.
  • Praticare concretamente il “primo annuncio ai giovani” sperimentando iniziative “di strada”, e itinerari di “iniziazione alla fede” .
  • Elaborare dei percorsi precisi di formazione all’evangelizzazione (sia residenziali che diffusi sul territorio) per giovani motivati.
  • In particolare, dall’estate 2019 inaugurare l’esperienza sistematica di “formazione all’evangelizzazione” in cui viene offerta una formazione strutturata con i seguenti “ingredienti”: scuola della Parola, Esercizi spirituali, conoscenza di Sant’Ignazio e della Compagnia, elementi di discernimento vocazionale, esperienza con i più poveri, varie esperienze “in uscita” (evangelizzazione diretta, per strada e in altre forme creative), confronto con il pensiero contemporaneo.
  • Insieme al delegato per la formazione e al responsabile della formazione permanente studiare possibili iniziative per mettere a fuoco l’urgenza del primo annuncio fra scolastici e gesuiti formati, in collaborazione con le reti e le risorse esistenti nella provincia.
  • Favorire la continuità e il coordinamento fra le diverse proposte di pastorale giovanile in EUM.

– Dopo 1 anno di attività e a seguire a cadenza annuale fare la verifica e valutare se queste iniziative hanno rilanciato “l’audacia apostolica” nella Provincia e se ci sono state alcune conseguenze a livello vocazionale e nella nostra elaborazione culturale.