CENNI STORICI
La Biblioteca San Luigi appartiene al Collegium Professorum della Compagnia di Gesù (Gesuiti) di Villa San Luigi ed è in uso presso la Sezione “S. Luigi” della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (PFTIM), oltre a essere aperta al pubblico
Le prime testimonianze storiche
Si parla per la prima volta di tale Biblioteca in una lettera del P. Nicola Rillo SJ al P. Gennaro Bucceroni SJ, datata 1° dicembre 1898, dove l’autore parla della «presa di possesso spirituale della Casa» da parte del P. Provinciale: «Eppure, mercè, pel giorno 21 Novembre, l’opera di trasformazione era finita; quelle mura pochi dì innanzi polverose e bucate, già formavano il Collegio di S. Luigi, non solo netto e pulito, ma in parte anche elegante. Erano pronte 35 stanze; pronte la biblioteca, le scuole, la cappella e il refettorio; e quel che più meraviglia, tutto addobbato con suppellettili nuove e anche di un certo gusto religioso», “Posilipo” [sic] in LEN [= Lettere Edificanti della Provincia Napoletana della Compagnia di Gesù] 1 (1899) 35-39. Secondo la documentazione e gli studi del P. Filippo Iappelli SJ, di cui si può vedere una sintesi nell’articolo «Cento anni di studi teologici a Posillipo», in Rassegna di Teologia 5 (1999) 647-665, si apprende che l’edificio era stato acquistato in seguito alla vendita all’asta della signorile villa “Sainte Brigitte” del conte Auguste Thomas d’Agiout ed era stato adattato a sede dello Scolasticato di Teologia dei Padri Gesuiti. Così, il 21 novembre 1898 nasceva il Collegio di San Luigi Gonzaga (Collegium S. Aloisii ad Pausilypum). Allo Scolasticato si affiancherà più tardi la sede del Seminario Interdiocesano, la cui costruzione iniziò dopo l’approvazione da parte di Pio X, nel 1909, della relativa richiesta dei Vescovi campani, su questo cf. M. VOLPE, «Seminario Campano», in LEN (1911) 21-29. Come ricorda il P. Iappelli SJ nell’articolo citato, i lavori di restauro ampliarono il secondo piano dell’edificio, in modo da poter disporre di 36 stanze, e permisero la costruzione del 3° piano con altre 20 stanze (1899) e del salone-biblioteca con scaffalature lignee, opera del Fr. Francesco Longobardo SJ (1900). Così continua il P. Iappelli: «Oltre alle opere già appartenute al Card. Camillo Mazzella si cominciano ad acquistare libri: è la quarta biblioteca che i Gesuiti formavano a Napoli; le tre precedenti erano passate alle biblioteche pubbliche ad opera dei governi borbonico (1767), napoleonico (1806), sabaudo (1860)».
L’ampliamento degli spazi
È significativa la testimonianza di P. Michele Errichetti SJ, che parla della «grande sala al terzo piano, quella della biblioteca, illuminata da un lucernario e un finestrone, con le pareti interamente coperte da scaffalatura lignea a due ordini sovrapposti, divisi da un ballatoio, a cui si accedeva per una scala di ferro a chiocciola, opera di un fratello falegname, che prese ispirazione dalla settecentesca biblioteca dei Gerolomini. Il primo fondo consistente della biblioteca fu costituito dagli scelti volumi lasciati dal Cardinale Camillo Mazzella, defunto il 26 marzo 1900». In relazione alla separazione dello Scolasticato dal Seminario nel 1925, il P. Errichetti SJ scrive ancora: «Il Seminario ebbe un rettore proprio […]. La sala della biblioteca al terzo piano cambiò destinazione, quando nel 1965 la biblioteca passò al primo piano in locali più conformi alle esigenze accademiche. Fu costruita una capace torre libraria, sacrificando per essa l’antica sacrestia della chiesa, e i locali adiacenti si ridussero a sale di lettura e di consultazione». Il P. Iappelli SJ riferisce che nel 1916 il P. Raffaele Tramontano SJ, proveniente dal Seminario di Lecce, cominciò a tenere i corsi di Introduzione alla S. Scrittura, Greco biblico, Esegesi dell’Antico Testamento nel Collegium Maximum S. Aloisii, di cui sarà rettore e prefetto degli studi dal 1921 al 1930, anno della morte. Per sua iniziativa la Biblioteca fu arricchita di opere di grande valore.
Quadro generale
La Biblioteca è situata oggi al primo piano di Villa S. Luigi e, oltre che della torre libraria e degli spazi adibiti agli uffici, consta di tre sale di lettura. La prima e più ampia sala contiene le seguenti sezioni: Enciclopedie, Dizionari, Biblica, Teologia, Agiografia, Patrologia e Patrologia Orientale. La seconda sala, le sezioni: Filosofia, Storia, Compagnia di Gesù, Atti Pontifici, Concili e, sul ballatoio, Liturgia, Diritto, Spiritualità, Morale, Religioni e Giudaistica. Nella terza sala sono esposti gli ultimi fascicoli delle riviste e accoglie, sul ballatoio, gli strumenti bibliografici. Nel patrimonio della Biblioteca sono confluiti nel tempo diversi nuclei librari provenienti da case dei Gesuiti e da Seminari. I volumi oggi posseduti sono oltre 110.000, tra cui 8 incunaboli, 631 cinquecentine, 1487 edizioni del sec. XVII e 5838 edizioni del sec. XVIII. La Biblioteca possiede inoltre 45 manoscritti. Le testate di riviste ammontano a circa 950, di cui più di 300 sono correnti. La Biblioteca dispone di un aggiornato catalogo cartaceo per autori e di un supporto elettronico. Dal giugno 1990 è iniziata la schedatura elettronica secondo lo schema ISBD (International Standard Bibliographical Description). Per iniziativa del P. Robert Janusz, allora studente presso la Sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologia dell’Italia Meridionale, sono state passate allo scanner le schede cartacee pregresse, consentendo la consultazione elettronica dell’intero patrimonio librario. L’accesso al catalogo elettronico è stato attivato nel febbraio 1998 e il catalogo è on-line sul sito internet www.bsl.it.
Sviluppi recenti
Nel gennaio 2004 è stata presentata all’Istituto Centrale del Catalogo Unico (ICCU) la richiesta di partecipazione al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) tramite il Polo di Napoli, situato presso la Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III”. La richiesta è stata accettata e dal 24 gennaio 2006 è iniziata la schedatura secondo il programma offerto da SBN. La Biblioteca è anche regolarmente iscritta dal 2010 presso l’Anagrafe degli Istituti Culturali Ecclesiastici. Con l’ingresso in SBN la Biblioteca ha acquisito visibilità esterna in un’ampia rete di biblioteche italiane ed estere. Oltre al completamento di collane e all’ordinario acquisto di volumi e riviste, si è provveduto ad arricchirla anche con risorse hardware, arredi e attrezzature.
Nel patrimonio della Biblioteca sono confluiti nel tempo diversi nuclei librari provenienti da case dei Gesuiti e di formazione. I volumi posseduti sono oltre 110.000, tra cui 8 incunaboli, 631 cinquecentine, 1.487 edizioni del sec. XVII e 5.838 edizioni del sec. XVIII. La Biblioteca possiede inoltre 45 manoscritti. Le testate di riviste ammontano a circa 950, di cui più di 300 sono correnti.